Press - 1989

Viaggio nell’oriente coi film giapponesi

  Servizio di Nicola Carrassi  - Una rassegna allaSpezia il prossimo mese di settembre - Per trattare più approfonditamente il tema riguardante la cultura giapponese e il progetto che verrà attuato dalla Toiemai nel settembre prossimo, nella nostra città, continua il nostro viaggio nel mondo orientale.
Una parte fondamentale del progetto sarà dedicata alle proiezioni di film in lingua originale: presentati da brevi incontri verranno scelti quelli più significativi sia per quanto riguarda il valore culturale sia per la qualità e la bravura di animatori e registi. Tra i film presentati, si parla (non sono ancora terminate le contrattazioni) di un oav, ovvero lungometraggi destinati al mercato delle videocassette, di recente produzione: Crying Free Man. Tratto come spesso accade da un manga, deve la sua accattivante ed affascinante sceneggiatura a Kazuo Koike, che inizia la sua carriera di sceneggiatore verso la metà degli anni '60, lavorando per la Saito Productions. Mr. Koike coadiuvato dalla spettacolare maestria di Ryoichi Ikegami è arrivato sino a noi sotto forma di fumetto, o meglio manga, in quattro volumi pubblicati da Granata Press. Ma prima di parlare della vicenda che coinvolge mr. Yo, protagonista della serie, sentiamo qualche giudizio dei lettori, raccolti ad un'edicola: «Ho sempre considerato—dice Cristian, 18 anni — i prodotti giapponesi come dedicati esclusivamente ad un pubblico di bambini; dopo aver dato un'occhiata alle pubblicazioni in vendita, incuriosito dal fatto che queste si rivolgessero ad un pubblico della mia età, ho scoperto che l'immagine offerta dalla televisione è distorta, non coincide».
«Ho sentito molto parlare — aggiunge Massimo, 17 anni — di censure in fumetti e cartoons e sono curioso di vedere gli originals».
Bisogna dire infatti che i cartoni animati in onda su circuiti nazionali ed anche sulle nostre reti locali, «passano da molte mani»; più precisamente accade che la storia, sottoposta a censure per quanto riguarda sceneggiatura ed immagini, finisce, in molti casi, per essere completamente differente dall'originale. Con l'operazione culturale che si sta allestendo proprio qui a La Spezia, come in altre città italiane, si cercherà di «recuperare» quello cho viene «barbaramente» rimaneggiato dai responsabili delle Tv. Così anche la storia di un killer freddo e spietato, che però nasconde imprevedibili sensi di colpa e di una giovane e bella artista (nella foto) che non ha mai conosciuto le passioni dei sensi potranno proiettarci in un mondo affascinante e ricco di tradizioni, come quello giapponese. Nella foto «Emu», una protagonista di Crying Free man.