Della rivista giapponese “PEN with new attitude” vi avevamo parlato tempo fa, celebrandone il numero dedicato a Lupin III. Un numero monografico a dir poco magnifico. Ora lo stesso discorso si deve fare con il numero 337 (giugno) che in copertina ha piazzato nientemeno che Lady Oscar in una toccante illustrazione di Riyoko Ikeda. Tema di questo numero è infatti lo shojo manga. Anfitrione delle prime pagine del dossier è ovviamente La Principessa Zaffiro, il fumetto per ragazze di Osamu Tezuka che compie sessant’anni. Dopo le numerose rubriche che allietano il palato consumista del lettore, “PEN” si intrufola con orgoglio intellettuale e informativo nel genere che ha cambiato il fumetto giapponese. E lo fa mettendo in risalto le protagoniste di quel fenomeno. Lady Oscar, Zaffiro, Moto Hagio, Maya Kitajima. Personaggi e autrici, generi e sottogeneri dall’alba dello shojo alle più recenti produzioni. Tutto finisce nell’interesse globale: i film dal vivo (giusto qualche rappresentante), le cronologie a doppio binario (eventi cruciali nello shojo/eventi cruciali in Giappone), il rapporto con la moda, il parere di esperti e scrittori. Come sempre nei servizi “d’attualità” di “PEN”, l’uso delle immagini è un grandioso viaggio indietro nel tempo: qui anche più entusiasmante perché ci sono tavole originali a fumetti di Zaffiro, molto belle, anche a colori, messe a disposizione da Tezuka Productions.

La rivista la trovate su Amazon.jp e siti simili. Prossimamente diventerà la beniamina della aste online su eBay.

Una cosa da appuntare in chiusura: perché mai solo l’Italia non riesce a mantenere una sua rivista che sappia testimoniare e curiosare tutto ciò che risiede culturalmente dall’altra parte del mondo? La Francia sta facendo i salti mortali per tenere a galla “Animeland”. Negli Stati Uniti Patrick Macias dirige con successo “Otaku USA” (che ha preso il posto di “Newtype USA”). Da queste parti invece, oltre ai costi che rendono sempre più difficile portare avanti progetti del genere, possediamo un nemico anche più crudele del mercato: il pubblico. Troppo occupato a fare il saputello nei forum o a pavoneggiarsi dietro l’indispensabilità della Rete.

Già. Peccato che sulla Rete la messe di materiale che ogni mese alletta le pagine di “PEN” non si sia ancora fatto vedere.