Conto alla rovescia per la messa in onda del Tv Drama “Maison Ikkoku” su Tv Asahi il prossimo aprile. Di tutti gli adattamenti da manga più o meno famosi, questo è sicuramente uno dei più attesi e chiacchierati. A vent’anni dalla nascita dell’anime, sulla cresta dell’onda in Italia proprio in questi mesi grazie all’edizione in DVD, il potente network giapponese ha cominciato a farsi sentire lo scorso agosto 2006 annunciando – anche grazie alla promozione di “Big Comics Spirits” – l’inizio della lavorazione al progetto. Più o meno nello stesso periodo la principessa dei manga, Rumiko Takahashi, si è cimentata in un welcome back di memorie e confessioni circa la nascita del più bello dei suoi lavori a fumetti.
Correva l’anno 1980 e la Nostra, con alle spalle poche esperienze da mangaka, viveva in un piccolissimo appartamento in legno in quel di Nagano, Tokyo, e tra un lavoretto e l’altro era riuscita finalmente a laurearsi. Un giorno il suo editor la invita a progettare un fumetto che riesca a conquistare l’interesse del pubblico.
Lo spazio è già fissato sulla pagina domenicale di “Shonen Sunday”, manca solo il titolo su cui lavorare. Detto, fatto: Rumiko propone un soggetto che parla di… un appartamento poco costoso. Del resto che “Maison Ikkoku” sia in parte autobiografico è materia nota ai fan più stretti della disegnatrice. Ad arricchire di colore quel resoconto e il futuro progetto del manga concorre la personale esperienza della donna, intenta a sbirciare spesso dalla sua finestra l’edificio che stava dall’altro lato della strada. Un palazzo apparentemente misterioso dove di residenti e movimento umano non c’era proprio traccia, al punto da indurla a sospettare che si trattasse di un dormitorio.
Su queste basi la fantasia della Takahashi si mette al lavoro e “Maison Ikkoku” prende forma gradualmente. L’edificio di cui parla la disegnatrice, per la cronaca, verrà in seguito totalmente demolito. Ma nel frattempo le cose girano bene per lei, e il successo le concede la possibilità di lasciare il suo vecchio appartamento per uno un po’ più spazioso.
Con i prezzi alle stelle del mercato immobiliare della Capitale, è difficile dire se la trama di quel fumetto troverebbe oggi identici propositi e stessa popolarità. Di sicuro per l’industria televisiva è qualcosa di più di un’operazione “ricordo” e le premesse sono tali da far sospettare che il Tv Drama potrebbe ritagliarsi un posticino di riguardo negli indici di ascolto. Anche perché a guidare il cast della serie c’è una delle attrici giovani più popolari del momento, Masaki Ito, già presente nelle versioni live di “You’re under arrest” e del fenomeno “Densha Otoko”.
Magari non sarà la copia sputata di Kyoko Otonashi, ma la proverbiale bellezza è inopinabile anche solo vedendola indossare il celeberrimo grembiule con le scritte “piyo piyo”. Lacrima di commozione. Diverso tenore per la scelta dell’interprete di Yusaku Godai: al posto di andare sul sicuro la produzione ha indetto un casting nazionale a caccia del giovanotto giusto per la parte.
Tra oltre 3000 candidati, alla fine l’ha spuntata tal Taiki Nakabayashi dopo aver inviato un video di sé. A questo punto occhio agli isterismi da “anime fanatics” perché a vedere le facce degli altri inquilini viene come minimo un coccolone: la grassa signora Ichinose rivive sullo schermo grazie alla silhouette aggraziata dell’attrice Kayoko Kishimoto (che ha pure recitato in alcuni film di Takeshi Kitano). Ma, niente paura, il ventaglio festaiolo è pronto all’uso fra le sue mani. Di Akemi Roppongi si può dire che l’aria svagata e svestita c’è, la chioma rosso fuoco meno.
Grande curiosità – e per fortuna – sembra indirizzata all’inquilino della stanza numero 6, Yotsuya, sotto il cui impermeabile e il cappello nero troneggia l’attore Ittoku Kishibe, uno tra i maggiori interpreti nipponici e vincitore del “Japanese Academy Award” per il film “Shi no Toge”. Normale amministrazione per tutti gli altri: Shun Mitaka è interpretato dal bello di turno Ikki Sawamura (doppiatore in “Steam Boy” e “Una tomba per le lucciole”), solitamente attore drammatico e qui in fuga verso la commedia sentimentale. Kozue Nanao ha il bel visino di Nana Eikura (Proposal Daisakusen) e se sperate ardentemente in Nonna Yukari così come l’avete conosciuta (e adorata) nella serie animata, fate dietrofront: la sgargiante signora Kin Sugai, altra presenza di Serie A, è tutto fuorché una nanerottola.
Colpo di grazia finale: Haruka Godai che dalla versione in fasce, a quanto pare, lieviterà di età con tanto di divisa scolastica per bimbi delle elementari: a interpretarla Ei Morisako, già clone live di un altro popolare fumetto: “Chibi Maruko-chan”. Chissà come giudicherà questa nuova vita alla Ikkoku-kan, Rumiko Takahashi, ma non si può negare che l’interesse per la serie sia davvero notevole.
© Rumiko Takahashi/Tv Asahi
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