Ci vuole pochissimo a indovinare la passione del regista Osamu Dezaki per l’opera di Herman Melville, “Moby Dick”. A occhio basta confrontare capitan Silver da “L’Isola del Tesoro” (Takarajima, 1978) con quella del protagonista Achab di “Hakugei Densetsu” (La leggenda di Moby Dick, 1997): somiglianza men che vaga. Oppure si può ripensare a quel “Takarajima Memorial – Yunagi to yobareta otoko”, OAV del 1992 con deliberati omaggi al romanzo di Melville. Giusto per non tradire la vostra curiosità e per indugiare nel limbo delle coincidenze, vogliamo proporvi di seguito una piccola “caccia alla balena” nelle opere firmate da Osamu Dezaki. 1973: “Samurai Giants”. In uno degli episodi, al protagonista appare come una visione una gigantesca balena che si tuffa fra illusorie onde nel bel mezzo del campo di gioco. Lo storyboard è realizzato da Osamu Dezaki. 1975: “Ganba no boken”. Nei titoli di testa i simpatici animali protagonisti della serie si fermano ad ammirare la silhouette del mammifero bianco. La serie è diretta dal Nostro. 1977: “Manga Sekai Musashi Banashi”. Nell’episodio 15 da lui diretto si ammira un’allegorica immagine di balena bianca che emerge dal mare. 1982: “Cobra”. Nel film possiamo ammirare una splendida sequenza in cui il protagonista ammira il passaggio di una gigantesca nave spaziale che ha la forma inconfondibile di un cetaceo. 1992: “Lupin III – Il tesoro degli Zar”. Anche in questo caso davanti agli occhi dei protagonisti del film scivola via un aereo la cui “pancia” ricorda quella di una grossa balena. Insomma, chi è davvero ossessionato? Il capitano Achab o capitan Dezaki?