Press

I fumetti si tingono di giallo

Corriere (Venerdì 29 ottobre 1993)
Aldo Dalla Vecchia

Letture orientali / Lady Oscar, MyMyMy, Girl Ai, ecco i nuovi eroi dei giornalini

Le strisce che arrivano dal Giappone hanno invaso le edicole milanesi e sono molto richieste
Storie di sesso, sangue, fantascienza ma anche d’amore ispirate direttamente ai cartoni animati

Dylan Dog, Zagor e Tex. Paperino e Topolino, Eta Beta, Qui Quo Qua e poi Cattivik, Mafalda, Lupo Alberto, Diabolik: attenzione, qualcuno vi insidia. Ci sono i cavalieri dello zodiaco e Ken il guerriero, MyMyMy e Capitan Harlock, Lady Oscar e Video Girl Ai: protagonisti di albi a fumetti giapponesi che hanno invaso anche Ie edicole milanesi.

Alternativi
Ma sarà vero? Provate a guardarvi un po' in giro, su fìlobus, tram, metrò. Che cos'hanno in comune quel distinto signore e la studentessa con walkman incorporato? L'universitario «alternativo» e il pensionato con la borsa della spesa? Semplice: sono tutti molto concentrati nella lettura di un manga. I manga ("fumetto" in giapponese) sono giornalini a fumetti in formato tascabile, un centinaio di pagine di media, grafica molto all'avanguardia, con disegni ispirati alla tecnica cinematografica, e in qualche caso persino la produzione dello «stampo» tipografico originale, con la storia che comincia dall'ultima pagina e finisce nella prima.
Il fenomeno era già apparso un paio di anni fa. Niente a che vedere comunque con il «boom» attuale: un gran numero di case editrici sparse in tutta la Penisola, 30 testate in totale, tiratura dai 5 ai 60 mila esemplari: un giro da milioni di copie ogni mese. E molte delle pubblicazioni sono attive a Milano e dintorni. Come il mensile Japan Magazine, specializzato in «anime comics» (storie che al posto delle stripe originali propongono i fotogrammi di cartoni animati televisivi) come Lupin III, Capitan Harlock e Memole.
Roba da ragazzini? Dice Giulietta Bandiera di Japan Magazine: "Riceviamo oltre 2 mila lettere al mese di lettori entusiasti che propongono storie, sollecitano nuove serie, vogliono scambiarsi i manga. L'età? In prevalenza 18-24enni, la maggior parte ragazzi. Sono i teenagers di 5-10 anni fa, quelli che alla televisione guardavano Goldrake e Candy Candy, Heidi e Mazinga: i personaggi che oggi fanno furore nella versione a fumetti».
A Milano la «febbre gialla» è salita a tal punto che pochi mesi fa è nato persino un negozio specializzato, lo Yamato shop di via Lecco 2 (tel. 29.40.96,79). Qui si trova ogni tipo di manga possibile (non solo quelli "italianizzati, ma anche gli originali giapponesi"), oltre a una ricca scelta di manga - videocassette (molte quelle erotiche). Fra gli scaffali del negozio, anche vecchi album con la raccolta completa di figurine dedicate a eroi dei cartoni animati del Sol Levante (Heidi, Remi, Jenny la tennista, Mimi e le ragazze della pallavolo), elaborati modellini in plastica da costruire, libri da collezione e Cd con le colonne sonore originali, persino una rivista di critica, Yamato, portavoce dell'omonimo fans club che riunisce gli appassionati milanesi. Un fenomeno magari elitario? Un circuito per pochi appassionati?
Dice Andrea De Flavis, responsabile dello shop: "Ogni settimana vendiamo oltre 500 manga, e un centinaio di video. I prezzi? Dalle 3 mila lire di un albo alle 60-70 mila di un compact, agli oltre 3 milioni di un modellino di robot super-sofisticato, alto più di un metro e con molte parti meccaniche».
Quali sono i generi rappresentati nei manga? "Tutte le situazioni tipiche di cinema e letteratura, dalla situation comedy al racconto fantasy, dall'horror alla cibernetica, dal lilone erotico-investigativo (quello di Lupin III) al guerresco-robotico-trucido (quello di Mazinga). Questi ultimi due sono quelli che piacciono di più, ma anche i più avversati dai media. Basta pensare che le reti Fininvest hanno intenzione di sopprimere dai loro palinsesti tutti i cartoni animati di questo tipo».
Lupin III pericoloso per i bambini? Goldrake e Atlas Ufo Robot corruttori di giovanetti? Cade dalle nuvole Alessandra Valeri Manera, responsabile dei programmi ragazzi della Fininvest: "Mai parlato di soppressione. Certo non trasmettiamo situazioni che potrebbero disturbare i più piccoli".

Futuro
E se il futuro delle storie a fumetti si colora sempre più di giallo, che cosa pensano i fumettisti di casa nostra, gli inventori dei personaggi «classici», quelli che da decenni sono sulla cresta dell'onda? Fa spallucce Piergiorgio Ruggeri della redazione di Topolino: "Sono convinto che questo successo durerà lo spazio d'un mattino. I ragazzini sono molto volubili. Poi però diventano esigenti, guardano alla qualità di un fumetto". 
Patricia Martinelli, direttore responsabile di Diabolik, i manga li condisce via così: "Trama zero, grafica molto approssimativa, prodotto non proprio curato. Certo un fenomeno da non sottovalutare, vista la diffusione crescente. Poi non mi piacciono i vari generi: troppo cruento quello guerresco, troppo scontato quello fantasy, troppo sadico quello porno.
Eccezione le ragazzine protagoniste di storielle erotiche-soft: hanno una grazia particolare, anche nel disegno".