Mentre le serie originali - a differenza di molte dello stesso periodo - continuano a rimanere curiosamente inedite (sembra ci siamo problemi di diritti), Dolmen porta subito in dvd il nuovo film tratto dalla saga e già passato al cinema. Nelle prossime settimane uscirà anche il secondo capitolo direttamente sul mercato home video (La leggenda di Julia), accompagnato dal cortometraggio del 1986, Ken il guerriero, diretto da Toyoo Oshida. Erano già disponibili invece i tv Movie del 2003 diretti da Takashi Watabe, una trilogia ambientata cronologicamente dopo la stagioni televisive. Di La leggenda di Hokuto sono disponibili tre versioni: disco singolo (14,90€), edizione speciale a due dischi e limited editino, che in più offre sei card da collezione e un libro illustrato (120 pagg.) con bozzetti e storyboard (39,90€). Il primo disco comprende il film e un assaggio dei contenuti speciali, dai trailer agli spot Tv (italiani e originali) ai titoli di coda della versione giapponese (niente sorprese) e accurate schede testuali dei principali protagonisti dei film (compresa l’inedita Reina). Il piatto forte come sempre arriva nel secondo dvd, questo interamente dedicato agli extra. Sono gli stessi dell’edizione giapponese, ai quali si aggiunge un interessante speciale sul lavoro del doppiaggio italiano. Le voci comprendono un making of (28’) che si rivela in realtà un incontro con i tre autori Buronson, Tetsuo Hara e Noubuhiko Horie. Il terzetto (con l’aggiunta di Yoshizaki dei Crystal King, autori della track) è protagonista anche del secondo speciale (26’) che segue durante il tour di presentazione in Giappone. Il menu si conclude con un video musicale sulle immagini del film e il trailer del secondo capitolo.

 

Tornando al primo disco, per il riversamento delle immagini è stato utilizzato un master italiano in eccellenti condizioni, privo di segni e dalla qualità cinematografica. Il quadro è limpido, forte di colori fedeli alle tavole originali e ben dettagliato. In alcune sequenze gli sfondi appaiono meno stabili e sopraggiunge qualche leggero fenomeno digitale, ma sono limiti sui quali si può sorvolare. Abbondante l’offerta di tracce audio, che comprende l’italiano in semplice surround (la traccia più “povera”) e ben due codifiche EX a sette canali. Difficile notare differenze tra le due (non potendo parlare di presa diretta il missaggio dei dialoghi è quasi identico), ma è un livellamento verso l’alto: optando per l’una o per l’altra infatti l’ascolto è molto piacevole e ben distribuito sui canali, garantisce una discreta spettacolarità nella sequenza dell’azione e un’ottima riproduzione delle musiche.