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Gantz

Ciak n11 novembre 2010
Filippo Mazzarella

Il Gantz del titolo è una sfera che assegna a un gruppo di persone inspiegabilmente tornate dalla morte una missione tutta particolare: l'eliminazione di alieni. In palio un misterioso premio. Ma solo a chi riuscirà a raggiungere per primo il traguardo di cento punti. Un gioco? Forse. Dal manga di Hiroya Oku (HEN, Zero One), un anime per adulti in 13 episodi, politicamente scorretto, ossessionato dal sesso e con dialoghi tremendamente espliciti. Le atmosfere non sanissime sono già definite sin dal teso quarto d'ora di incipit nella stazione del metrò, che termina con una doppia decapitazione e una sorta di variazione sul tema di Cube di Vincenzo Natali. Ma nel corso dello svolgimento si faranno largo anche squarci d'ironia surreale e autentici momenti di follia. L'originalità è sempre una caratteristica fondamentale dello Studio Gonzo, anche a costo della bizzarria più effettistica. Ma la riflessione che sottende l'intero progetto (cosa significa essere "umani"?) è di quelle che restano dentro. Begli extra, e irresistibile sigla d'apertura stile Prodigy dei Ryp Slime. Seguito da un box con la seconda serie: Gantz: Second Stage.